Incentivi 2023

IVA agevolata (Privati e aziende)

Per incentivare i cittadini all’acquisto di impianti fotovoltaici, l’IVA di questi prodotti è fissata al 10%, anziché al 22%.

Reddito energetico

Dopo l’annuncio dello scorso agosto, arriva il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che istituisce il Fondo nazionale reddito energetico, l’agevolazione rivolta alle famiglie con specifici requisiti ISEE e destinato alla realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo.


Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 261 dell’8 novembre, disciplina le modalità di funzionamento del Fondo, i requisiti degli interventi e dei soggetti beneficiari e le modalità di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.

Le risorse stanziate per il 2024 e il 2025 ammontano a 200 milioni di euro, ripartiti per ciascuna annualità nel modo seguente:

  • 80 milioni per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • 20 milioni per le altre regioni o province autonome.

Gli incentivi per la realizzazione di impianti di energia rinnovabile sono previsti in favore delle famiglie in condizione di disagio economico. Si tratta in particolare dei nuclei:

  • con un valore ISEE inferiore a 15.000 euro;
  • con un valore ISEE inferiore a 30.000 euro e con almeno quattro figli a carico.

Ogni beneficiario può presentare una sola domanda, una per nucleo familiare, e può ricevere l’agevolazione una sola volta.

I bandi per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni saranno caricati sul sito istituzionale del soggetto gestore incaricato dal Ministero, Gestore dei servizi energetici S.p.a (GSE), dopo la pubblicazione (entro 90 giorni) dell’apposito decreto della Direzione generale incentivi energia del MASE, che individua tempi, modalità di domanda e gli ulteriori dettagli necessari.

Le richieste di agevolazione andranno inviate tramite l’apposita piattaforma informatica messa a disposizione da GSE.

Saranno accolte secondo l’ordine cronologico di presentazione tramite il meccanismo della procedura a sportello.

INTERVENTI AMMISSIBILI E IMPORTO SPETTANTE

Sono ammessi alle agevolazioni gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici realizzati in assetto di autoconsumo e collegati a utenze di consumo intestate al beneficiario o a un altro membro del nucleo familiare.

Queste devono essere legate all’unita immobiliare con un titolo valido sul diritto reale, inoltre il bene immobile deve rientrare nel gruppo A della categoria catastale, con esclusione in ogni caso, delle unità immobiliari accatastante nelle categorie A1, A8, A9 e A10

Gli interventi devono garantire che una quota dell’energia elettrica prodotta dall’impianto sia autoconsumata e dovranno comprendere, per almeno 10 anni, una polizza multi-rischi, il servizio di manutenzione e il servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto.

Inoltre, dovranno prevedere una potenza nominale degli impianti fotovoltaici compressa tra 2 e 6 kW ed essere realizzati esclusivamente da imprese abilitate all’installazione degli impianti.

I costi ammissibili sono riconosciuti direttamente al soggetto realizzatore da parte di GSE entro i limiti massimi stabiliti della seguente tabella:


 Potenza nominale elettrica -Pn (kWe)
             Quota fissa (€)                 Quota variabile (€/kWe)  
                             2 ≤ Pn ≤ 6
                       2000                      1500

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Conto termico (Privati e aziende)

Il Conto Termico offre incentivi del 40% al 65% per diversi interventi:

  • Fino al 65% per la demolizione e ricostruzione di edifici a energia quasi zero (nZEB).
  • Fino al 40% per isolamento pareti, coperture, sostituzione chiusure finestrate, installazione schermature solari, sostituzione corpi illuminanti, building automation e caldaie a condensazione.
  • Fino al 50% o 55% (a seconda della zona climatica) per isolamento termico e sostituzione chiusure finestrate, se associate ad altri impianti.
  • Fino al 65% per la sostituzione di impianti tradizionali con pompe di calore, caldaie a biomassa, sistemi ibridi e solare termico.

Il Conto Termico è cumulabile con incentivi non statali e finanzia al 100% le spese per Diagnosi Energetica e Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA e le ESCO, e al 50% per privati, cooperative e sociali.

Comunità energetiche (Privati e aziende)

Il Decreto CER italiano finalmente approvato dalla UE dopo un lungo iter autorizzativo è incentrato su due misure principali:
  1. Una tariffa incentivante sull'energia rinnovabile prodotta e condivisa, disponibile su tutto il territorio. La potenza dei singoli impianti finanziabili non può superare 1 Megawatt.

  2. Un contributo a fondo perduto fino al 40%, cumulabile con la tariffa incentivante entro limiti predefiniti. Questa misura è riservata ai territori dei Comuni con meno di 5.000 abitanti, per le CER che realizzano un nuovo impianto o ne potenziano uno esistente. La potenza agevolabile è supportata con 2,2 miliardi del PNRR, con l'obiettivo di realizzare almeno 2 GW entro il 30 giugno 2026.


I beneficiari degli incentivi alle CER possono essere gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi.

Limiti del costo di investimento massimo:

  • 1.500 €/kW, per impianti fino a 20 kW;
  • 1.200 €/kW, per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
  • 1.100 €/kW per potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
  • 1.050 €/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.

Credito d'imposta (Aziende)

Ogni impresa che desidera installare un impianto fotovoltaico può disporre di un credito d'imposta pari al 6%. Ciò vuol dire che si ha la possibilità di utilizzare parte dei soldi dell'investimento fotovoltaico al fine di ottenere uno sgravio fiscale sulle tasse dovute. 

Per ottenerlo, la spesa massima dell'impianto deve essere di 2 milioni di euro. Inizialmente, il credito d'imposta prevedeva una scadenza di utilizzo entro il 31/12/2022, ma è stata prorogata fino al 30/06/2023. 

Per le aziende del sud Italia, è stato stabilito un credito d'imposta che può variare dal 25% al 45% anche in presenza di massimali maggiori. L'incentivo è previsto per le seguenti regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna, Abruzzo.

Reverse charge (Aziende)

Il reverse charge è un meccanismo fiscale che consente ai titolari di partita IVA che desiderano acquistare un impianto fotovoltaico di non pagare immediatamente l'IVA. Grazie a questa misura, le imprese hanno la possibilità di avere tempi più lunghi per fare il versamento dell'IVA allo Stato. Il reverse charge consente dunque di ridurre notevolmente il costo iniziale dell'investimento ammortizzandolo nel tempo.